LA SPERANZA VIVE ANCHE “DOPO DI NOI”. Con il 2025 in aumento i lasciti testamentari solidali per sostenere la Ricerca portata avanti da Città della Speranza.

Il 2024 ha segnato un passo importante nel toccare un punto molto delicato del cuore delle persone: il “Dopo di noi”. Sono infatti aumentati in maniera significativa i lasciti testamentari a favore di Fondazione Città della Speranza: ben 14 a fronte dei 3 del 2023, segno che si è stati in grado di raggiungere l’anima delle persone le quali, lasciando questo mondo, hanno onorato Città della Speranza del loro imperituro ricordo.
Dal 2020 infatti sono stati ricevuti in totale 46 Lasciti testamentari, per un ammontare pari a oltre 6,5 milioni di euro.
Un traguardo importante che premia la assoluta trasparenza nell’operato di Fondazione e trova conferma nei dati dei primi sei mesi del 2025. Dal Primo gennaio 2025 ad oggi, infatti, Città della Speranza risulta beneficiaria di 10 nuovi lasciti incassando oltre 1 milione e 400mila euro a parziale chiusura anche dei lasciti acquisiti negli anni precedenti. Di questi 10, 7 lasciti sono giunti dalle seguenti provincie venete: 3 da persone residenti in provincia di Vicenza; 3 da persone residenti in provincia di Padova; 1 residente in provincia di Treviso. Gli altri 3 lasciti sono giunti da fuori regione: 2 dal Friuli-Venezia Giulia e 1 dalla Toscana.
Un gesto generoso che può fare del bene anche oltre la vita. Sempre più persone continuano a sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e le malattie rare pediatriche nelle loro ultime volontà. Infatti, uno di questi lasciti rappresenta un caso particolarmente rilevante: una signora ultracentenaria aveva disposto le sue volontà a favore di Città della Speranza già nel 1998, solo 4 anni dopo la nascita di Fondazione, a testimonianza di un rapporto di fiducia solido e sincero instaurato immediatamente alla costituzione di Città della Speranza.
E va ricordato come nel 2004, proprio grazie ad un importantissimo lascito di circa 4 milioni e mezzo di euro da parte della Contessa Anna Maria de Claricini è stato possibile iniziare la costruzione della Torre della Ricerca di Padova che ospita l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza dove ogni giorno oltre 200 ricercatrici e ricercatori si impegnano per trovare sempre nuove cure.
«Pensare che un indomani, quando non ci saremo più, ciò che verrà lasciato permetterà a tanti bambini di curarsi, di guarire e di continuare a crescere – afferma Marino Finozzi Presidente di Fondazione Città della Speranza – è lo scopo più importante che ciascuno possa trovare al termine del proprio percorso di vita.»
«Questo importantissimo risultato che ci onora nel profondo – commenta il fondatore di Città della Speranza Franco Masello – premia la chiarezza e la trasparenza di Città della Speranza nell’utilizzo di ogni donazione. I lasciti che ci sono stati elargiti saranno determinanti per la realizzazione dell’ampliamento del Centro di Ricerca di Padova – la ‘Seconda Torre’ -, dei nuovi laboratori e della Cell Factory.
Nella attuale Torre della Ricerca, così come ci sarà anche nella Seconda Torre, inoltre, vi è l’Albero della Vita che raccoglie i nomi di tutti i benefattori che in questi tre decenni hanno onorato la Fondazione con una donazione. Un ricordo doveroso che resterà indelebile a testimonianza del Bene che queste persone hanno lasciato per la Vita.»