CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DEL BUSTO COMMEMORATIVO DEL PROF. LUIGI ZANESCO

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Si è svolta mercoledì 30 ottobre 2024, la Cerimonia di inaugurazione del Busto commemorativo dedicato al Prof. Luigi Zanesco, donato dalla Sezione AIL di Padova e collocato dinanzi alla Clinica Oncoematologica Pediatrica dell’Azienda Ospedale di Padova, alla presenza del Dott. Tiziano Martello Direttore Medico Ospedaliero Azienda Ospedale Padova in rappresentanza del Direttore Generale Azienda Ospedale Padova Dottor Giuseppe Dal Ben, che ha ricevuto il Busto; della Professoressa Chiara Messina Direttore Scientifico AIL in rappresentanza di don Marco Eugenio Brusutti, Presidente Sezione AIL Padova e di Giovanni Paolino, Presidente Città della Speranza e della Professoressa Alessandra Biffi, Direttore della Clinica Oncoematologica di Padova, anche PI dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza e del Dottor Piergiorgio Perilongo, Direttore Clinica Pediatrica Azienda Ospedale Padova.

Tra le Autorità presenti alla partecipata cerimonia, in rappresentanza del Comune di Padova l’Assessore alle Politiche Scolastiche giovanili Cristina Piva; il Consigliere regionale Elisa Venturini che ha portato i saluti del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, e il Consigliere regionale Elisa Cavinato; il Generale dell’Esercito Ugo Cillo Comandante dell’Area territoriale del Comando Forze Operative Nord di Padova con il Colonnello Salvatore Coppola Comandante 32^ Reggimento Trasmissioni. Hanno disvelato il Busto dedicato al Professor Zanesco la moglie Paola, con le figlie Claudia e Marina. Per la Sezione AIL di Padova, inoltre erano presenti i due Vicepresidenti Mauro Valentini e Cristina Maran.

Tutti gli intervenuti, nel loro saluto si sono soffermati sulle qualità professionali ma soprattutto umane del Professor Zanesco e sulla sua capacità di essere sempre accanto ai bambini, ma anche alle loro famiglie coniugando scienza e umanità, nonché di profonda e autentica ispirazione per tutti i volontari che ancora oggi, sul suo esempio, si prodigano per sostenere la Clinica Oncoematologica Pediatrica di Padova, punto di riferimento per il territorio.

Don Marco Eugenio Brusutti, Presidente della Sezione AIL di Padova: «La nostalgia dell’esperienza umana, scientifica, di ricerca e di volontariato del Professor Luigi Zanesco abita nel cuore di noi volontari di AIL Padova; paradossalmente proprio quando una persona non c’è più il declino o la dimenticanza portano all’oblio. Diversamente la mancanza può, come in questo caso, trasformare il ricordo in visione e in capacità. Comprendiamo la cura grazie al non aver smarrito il significato e gli sforzi, l’efficacia e la tecnica, l’orizzonte dei progetti che guidano ancora oggi l’agire delle associazioni da lui fondate nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica, da lui fortemente voluta. La sua appassionata e tenace ricerca di curare i bambini si riscopre anche oggi condividendo questo ricordo che richiama al suo amore fecondo: una vita quella del Professor Zanesco in un groviglio di esperienze, tragedie e vittorie. È ancora per noi un faro che illumina e orienta e ci insegna ad essere cura della persona. Il suo servizio incondizionato alla vita, la sua ricerca acuta e tenace di salvare la vita dei bambini, continua e si attualizza nelle associazioni che respirano il rispetto della persona umana, che vivono la fragilità e la grandezza del servizio volontariale, nelle sempre nuove risorse attraverso le ricerche appassionate, sempre affascinati dal mistero della vita, sempre incantanti da chi ha saputo dedicarsi totalmente al bene degli altri.»

Il Presidente della Fondazione Città della Speranza Giovanni Paolino: «Siamo davvero lieti di poter onorare la memoria del Professor Luigi Zanesco con questo busto posizionato proprio dinanzi alla Clinica oncoematologica pediatrica della Azienda Ospedale Università Padova. Il Professor Zanesco ha rappresentato l’anima e il cuore della Fondazione Città della Speranza. Nel suo agire e nel suo essere il Professor Zanesco ha saputo coniugare scienza e umanità: la sua altissima preparazione medica e la sua profonda empatia sono state fondamentali nel seguire tantissimi bambini con le loro famiglie nei difficili percorsi di cura legati alle malattie oncoematologiche pediatriche. La sua eredità è ancora oggi per la Fondazione un faro luminoso nel segnare il passo ed indicare la direzione: proseguire nella ricerca sempre in accordo con la componente umana affinché ogni risultato diventi cura, ed ogni cura porti futuro.»

Articolo pubblicato: mercoledì, 30 Ottobre 2024