Vincitori premio Lions Club International Lifebility award Dott.ssa Gaia Martire e Dott. Domenico Rizzato

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VINCITORI PREMIO LIONS CLUB INTERNATIONAL LIFEBILITY AWARD: DOTT.SSA GAIA MARTIRE E DOTT. DOMENICO RIZZATO.

GRUPPO DELLA PROF.SSA LARA MUSSOLIN – MOLECULAR DIAGNOSTIC OF NON HODGKIN LYMPHOMA – IRP ABSTRACT

I linfomi non Hodgkin (NHL) dell’età pediatrica sono un insieme eterogeneo di malattie che possono manifestarsi clinicamente in forma acuta e aggressiva. I sottotipi più frequenti sono il linfoma di Burkitt (BL) e il linfoma diffuso a grandi cellule (DLBCL): nonostante i miglioramenti nei tassi di cura ottenuti negli ultimi anni, una frazione ancora consistente di pazienti che non risponde alla terapia può avere ricadute e non guarire.

Il rapporto con Città della Speranza

L’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza (IRP) è un centro di eccellenza nella medicina pediatrica e nella ricerca scientifica che dalla sua nascita offre a ricercatori la possibilità di sviluppare idee innovative nell’ambito della medicina pediatrica.

Il laboratorio di Diagnostica Molecolare Linfomi, guidato dalla Professoressa Lara Mussolin del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova e situato a Padova nella Torre della Ricerca che ospita l’Istituto è il centro di riferimento nazionale per la diagnostica molecolare dei NHL pediatrici.

Qui, nel gruppo di ricerca della Professoressa Mussolin, lavorano Gaia Martire, dottoranda dell’Università di Padova, e Domenico Rizzato, assegnista nel gruppo di ricerca nel quale lavorano giovani biologi che collaborano per perfezionare le conoscenze molecolari dell’oncoematologia pediatrica e aumentare, così, la qualità della diagnostica dei NHL pediatrici.

Purtroppo, la ancora scarsa sopravvivenza dei pazienti pediatrici affetti da NHL per recidiva e la tossicità della terapia richiedono un impegno ancora maggiore da parte della comunità scientifica per migliorare il trattamento dei bambini sulla base delle loro caratteristiche genetiche specifiche. Su questo di concentra il progetto proposto al concorso Lifebility Award da Gaia Martire e Domenico Rizzato, volto a sviluppare un modello predittivo in grado di aiutare i medici a riconoscere il rischio di ricaduta dei pazienti e di tossicità della terapia, basandosi sull’approccio innovativo dell’Intelligenza Artificiale.

Come nasce il progetto

Nel laboratorio di Diagnostica Molecolare Linfomi dell’istituto, ogni giorno, i biologi ricevono campioni da tutti i principali centri ospedalieri italiani, per eseguire analisi molecolari altamente specifiche. I ricercatori che vi lavorano hanno, dunque, una dettagliata panoramica delle esigenze di ricerca per aumentare la sopravvivenza dei bambini affetti da queste malattie. Le statistiche, sostenute dalla letteratura scientifica, purtroppo talvolta evidenziano una scarsa possibilità di guarigione per i pazienti che non rispondono alla terapia: ecco che da qui nasce la necessità di sviluppare nuove opportunità terapeutiche per questi bambini e di riconoscere da subito la probabilità di risposta alla terapia.

L’idea del progetto nasce dalla possibilità di riconoscere il prima possibile, a partire dalle caratteristiche genetiche specifiche del paziente, coloro che risponderanno alla terapia e i pazienti per i quali, invece, saranno necessari attenzione particolare e trattamenti più mirati. Il gruppo di ricerca ha visto nell’innovativo approccio dell’Intelligenza Artificiale una possibile soluzione a questa esigenza: le nuove possibilità fornite da questo metodo che ancora non hanno visto uno sviluppo consistente nell’ambito della diagnostica molecolare, che attendono ancora di essere esplorate.

Uno strumento che, a partire da caratteristiche cliniche e genetiche del paziente, possa fornire indicazioni sulla migliore terapia per diminuire ricadute e tossicità, accresce la speranza di migliorare l’esito e la qualità della vita dei piccoli pazienti a più alto rischio. La speranza è quella di fornire una terapia sempre più mirata e garantire una maggiore sopravvivenza dei bambini affetti da linfomi NHL aggressivi.

Articolo pubblicato: venerdì, 21 Giugno 2024