Bilancio 2022: cresce l’utile e si guarda a una seconda Torre
Comunicati stampaComunicati stampaPadova, 24 Giugno 2023 – Città della Speranza ha presentato il Bilancio dell’anno 2022 e lo ha fatto nel corso di una grande assemblea che ha aperto le sue porte a sostenitori, ricercatori, volontari e istituzioni, coinvolgendo più di 150 persone. L’Istituto di Ricerca Pediatrica ha fatto da cornice all’evento che ha svelato alcuni dei prossimi passi che la Fondazione vuole compiere: costruire una seconda Torre della Ricerca, e per farlo è già stato acquistato il terreno, e la presentazione del prossimo Presidente di Fondazione, Giovanni Paolino, che sostituirà Andrea Camporese da gennaio 2024.
L’assemblea si è aperta con i saluti istituzionali. La rettrice dell’Università di Padova Daniela Mappelli ha detto che l’ha sempre colpita come «la nascita di Città della Speranza sia legata a un dolore personale che poi diventa reazione e si trasforma in speranza, che fa il bene di tutti». Ecco allora il ruolo dell’Università che «collabora con Fondazione e Irp nella scienza e nella ricerca. Servono soldi e investimenti per partire dalla ricerca di base e arrivare alla clinica. La nostra collaborazione è iniziata anni fa ed è tutt’ora forte e solida». Anche l’Assessore allo sviluppo economico del Veneto Roberto Marcato ha voluto sottolineare «la vicinanza della Regione a questa realtà e dico che per le imprese venete è un dovere partecipare a questa splendida avventura. Se non altro perché tutto quello che viene donato viene investito nel territorio: tutto va alla ricerca».
Il Presidente di Città della Speranza Andrea Camporese ha preso la parola per presentare i dati più significativi e i risultati più importanti raggiunti dalla Fondazione: «Il nostro patrimonio netto è cresciuto di circa 1,5 mln rispetto al 2021 . Da quando siamo nati abbiamo raccolto più di 100milioni di euro e il merito è di tutti: fondatori, volontari, donatori e tutte le persone, istituzioni, aziende, operatori, che hanno creduto e credono nella Fondazione». Ha sottolineato poi come «abbiamo supportato ben 167 progetti di ricerca e spendiamo per i costi del personale solo il 3% dei proventi», ma ancora «i nostri numeri crescono in tutti i campi: siamo gemellati con 195 Comuni, abbiamo organizzato 228 iniziative, le campagne di Pasqua e Natale hanno numeri impressionanti e non ci fermeremo certo qui».
Tutti i dati snocciolati dal Presidente si traducono in fondi per la ricerca scientifica che l’Istituto di Ricerca Pediatrica amministra grazie anche all’aiuto di Eugenio Baraldi, Direttore scientifico di IRP: «Il nostro è un centro d’eccellenza internazionale e ha uno degli impact factor (ndr indice che misura il numero medio di citazioni ricevute in un particolare anno da articoli pubblicati in una rivista scientifica) più alti rispetto tra gli istituti di ricerca». E aggiunge che «uno degli obiettivi e un mio pallino è quello della formazione dei giovani ricercatori. Abbiamo 73 ricercatori sotto i 30 anni e a loro dico: pensate in grande, inseguite grandi idee e non fermatevi mai». A coadiuvare Baraldi nel suo lavoro c’è Maurizio Muraca, Coordinatore scientifico di IRP che conferma le parole del collega: «è un modo bellissimo di vivere a contatto con la ricerca e coordinare le diverse forze, i ricercatori sono giovani e entusiasti».
Se l’Istituto è il cuore della la Clinica di oncoematologia pediatrica diretta da Alessandra Biffi è il braccio operativo. Qui si porta avanti una diagnostica di altissimo livello, ma «possiamo fare ancora di più. Le porte della clinica sono state finalmente riaperte dopo il Covid a volontari, visite attività per i bambini». La professoressa dice che «lavoriamo per trovare nuovi protocolli di cura che siano anche meno invasivi per il paziente, perchè meglio conosciamo la malattia e più riusciremo a intervenire in modo mirato per sconfiggerla».
Molto netto l’intervento di Franco Masello, Presidente di IRP e fondatore di Città della Speranza: «Cari rappresentati delle istituzioni dove siete? State dando soldi per aiutare i vostri figli, nipoti, per i bambini del vostro paese? Io credo nel futuro e penso che i futuri imprenditori saranno aziende tecnologiche nate dalla ricerca scientifica» e aggiunge che «la volontà di costruire una seconda Torre c’è e c’è anche il terreno, ma ci servono donazioni, investimenti, denaro per poterlo fare. Gli spazi non bastano più e se vogliamo alzare ancora il livello della ricerca serve un passo ulteriore».
La parola poi è tornata ad Andrea Camporese che ha presentato la candidatura di Giovanni Paolino come futuro Presidente di Città della Speranza, a partire da gennaio 2014. «Grazie a tutti – ha detto Paolino – sono molto onorato della scelta. Partendo anche da poco si può costruire molto, io parto già con dei grandi risultati grazie a chi mi ha preceduto e punto a raggiungere nuovi obiettivi».