“Amici di Thiene” in venticinque anni ha raccolto 260 mila euro

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Si chiama “Amici di Thiene” ed è un’associazione di 200 soci che da 25 anni sostiene Città della Speranza e che ha raccolto più di 260 mila euro. «Ma non è tanto questione di numeri,– precisa subito Bepi Restiglian, fondatore del gruppo e instancabile organizzatore delle manifestazioni più importanti – noi siamo nati per fare del bene, ci mettiamo tempo, cuore e soldi nostri e siamo molto motivati nel farlo».

Per capire meglio questa realtà così particolare va fatto un passo indietro. Nel 1997 Restiglian mette insieme un piccolo gruppo di volontari con lo scopo di fare rivivere la memoria storica di Thiene, riportare tra le vie della città personaggi storici: mercanti, viaggiatori, nobildonne. «Poi abbiamo capito che potevamo fare di più, ci siamo allargati come gruppo e tra i nuovi volontari c’era una persona che conosceva la Fondazione e questa realtà dei bambini ricoverati a Padova». “Amici di Thiene” è cresciuta, è diventata un’associazione a tutti gli effetti ed è andata alla posa della prima pietra della Torre della Ricerca. «Il momento è stato molto forte – racconta Resiglian – e lì abbiamo capito che c’era di più, c’era un progetto grande e ambizioso dietro quella pietra e noi come associazione lo abbiamo subito condiviso, perché sulla ricerca poggia il futuro». 

Il gruppo organizza manifestazioni e rievocazioni che riempiono Thiene di persone, profumi e colori nuovi ogni anno: arriva la Befana, Thiene tra fiori e sapori,  Spaventapasseri festival e Natale di Fiaba. «Cerchiamo di coinvolgere il più possibile i bambini, alla fine Natale è soprattutto per loro, ma anche durante “Fiori e sapori” e “Spaventapasseri” possono scoprire cose nuove». Restiglian stima che «questo Natale abbiamo distribuito 20 mila pieghevoli della Fondazione durante i giorni della manifestazione. Di solito ci sono 300 persone tra volontari fissi e figuranti, ma contando tutte quelli di noi che si prodigano direi che arriviamo anche a mille». 

Numeri e soprattutto persone importanti, che da sempre pensano e realizzano in autonomia costumi  e scenografie, dove «ognuno mette quello che ha: un furgone, una bottiglia di vino, della stoffa avanzata…si condivide tutto. Grazie anche al Comune che ci ha sempre sostenuto e dato degli spazi dove possiamo riunirci e custodire il materiale». Si perché di anno in anno gli oggetti si accumulano e ora la sede sembra più un museo, con bambole e bambolotti, pezzi di scenografia e costumi appesi. E uno di questi particolari figuranti è stato donato dagli “Amici di Thiene” alla Torre di Padova: «Siamo tornati anni dopo a vedere l’Istituto di Ricerca finito – dice Resiglian – ed è stato meraviglioso. Abbiamo capito che quello che avevamo donato era andato lì, un mattone alla volta per costruire una cosa grandiosa. Così abbiamo pensato di donare qualcosa di nostro e abbiamo scelto Pinocchio, un burattino di legno molto grande, che è stato messo all’entrata della Torre».

Un impegno riconosciuto anche dalla propria città, che quest’anno consegnato agli “Amici di Thiene” il “Premio Thiene”, ambito riconoscimento che mette in primo piano l’impegno e la costanza nel portare avanti un progetto, cosa che l’associazione fa da 25 anni.

Il gruppo accoglie volontari di tutte le età: dai ragazzi delle superiori, soprattutto durante le grandi manifestazioni, ai nonni, perché ogni aiuto conta. «C’è una signora che ha 82 anni e arriva in laboratorio con la sua bicicletta. Vende centrini e ricami alla nostra bancarella e anche se in alcuni giorni non incassa un euro, lei è soddisfatta perché sa che sta facendo del bene».

Una realtà sociale e solidale insomma, che dedica tempo ed energie agli altri e per sé non chiede e tiene nulla. Un esempio di amore incondizionato per il prossimo, valori forti e duraturi come sono quelli di Città della Speranza.

Articolo pubblicato: giovedì, 29 Dicembre 2022