L’arte prende forma per una buona causa

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Un’immagine spesso vale più di tante parole. Soprattutto se si vuole sensibilizzare quante più persone possibile su una malattia difficile come la Drepanocitosi, nota anche come Anemia Falciforme, e sul vissuto di chi ne soffre. Con questo obiettivo l’artista SteReal ha donato un murales, dipingendo una splendida opera su una parete della Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda-Ospedale Università di Padova che è Centro di Riferimento Regionale per la diagnosi, cura e trattamento della Malattia Drepanocitica in Età Pediatrica. Il murales raffigura l’immagine di una mamma e una figlia che giocano insieme, a simboleggiare l’ereditarietà della malattia e l’importanza della famiglia nella vita dei pazienti con Drepanocitosi. L’opera trae ispirazione dalla storia di tre ragazze, affette da anemia falciforme che hanno condiviso la loro esperienza con l’artista, raccontando cosa rappresenti la malattia e cosa significhi convivere con essa. “Non conoscevo molto di questa patologia” afferma l’artista “Avvicinarmi all’esperienza di queste tre giovani donne è stato davvero toccante: dalle loro parole alcuni elementi hanno preso forma come il fulmine che arriva all’improvviso e simboleggia i sintomi che quando arrivano sconvolgono il vissuto quotidiano. Oppure i petali della margherita che, volando nel vento, prendono la forma a falce dei globuli rossi, a rappresentare la malattia da un punto di vista clinico e scientifico.”

“Quest’opera per noi, medici ed infermieri, che viviamo ogni giorno a fianco dei pazienti e che ci immedesimiamo nel loro vissuto è estremamente toccante anche perché non nasconde il lato duro della malattia quando irrompe e stravolge la vita del paziente“ afferma la dott.ssa Raffaella Colombatti “Essa rappresenta la parte artisticamente visibile di un cammino che vogliamo percorrere dal punto di vista sanitario, sociale, psicologico, educativo e scientifico, grazie anche al supporto determinante di Città della Speranza che dal 2007 finanzia il Gruppo Drepanocitosi della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova e consente di far proseguire la ricerca e la cura della patologia.”

Articolo pubblicato: venerdì, 1 Aprile 2022