Il 10% della popolazione mondiale è colpita dalla malattia renale cronica.
Più di 2 milioni di pazienti nel mondo vengono trattati con la dialisi, molti di più avrebbero necessità di essere curati ma non lo sono.
La difficoltà maggiore per chi è colpito da nefropatie è la convivenza con la malattia che riduce il più delle volte la capacità di svolgere le più semplici attività quotidiane come lavorare, viaggiare, socializzare.
L’impegno deve essere doppio e andare in due direzioni: migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattia del rene e investire nella ricerca per trovare nuove soluzioni, cosa ben chiara alla Fondazione Città della speranza che da anni si occupa di immunopatologia e biologia molecolare del rene.
Di nefropatie non si muore ma… non si vive.
La ricerca può e deve cambiare le cose.
Articolo pubblicato: giovedì, 11 marzo 2021